Non può definirsi traduttore chi semplicemente conosce due o più lingue. In questo caso ci si può definire poliglotta, ma si resta ben lontani dall’essere traduttore. Persino una persona ufficialmente bilingue non può definirsi automaticamente traduttore o interprete.
Non può definirsi traduttore chi semplicemente riesce a trasporre un messaggio in una lingua diversa dalla propria.
Il traduttore non è da considerarsi un vocabolario vivente che, per definizione, è tenuto a conoscere a menadito la traduzione ed il significato di ogni singolo vocabolo.
Il traduttore, oltre a conoscere due o più lingue, deve aver intrapreso e portato a termine un lungo percorso di formazione (che solitamente attraversa diversi paesi del mondo), collezionando certificati su certificati che ne attestano i livelli di competenza.
Il traduttore, oltre ad avere un alto livello di competenza sia nella lingua d’arrivo che in quella di partenza, deve avere altresì un alto livello di conoscenza della letteratura, della storia, della politica, delle religioni, delle filosofie, dell’arte dei Paesi delle lingue in cui ha competenza.
Il traduttore professionale sa bene che la conoscenza linguistica non può in alcun modo prescindere dalla conoscenza della cultura.
Il traduttore professionale ha studiato teorie e tecniche di traduzione e continua incessantemente ad aggiornarsi.
Per questi e svariati altri motivi, il team di West East Translation Services è composto soltanto da traduttori professionali, non da poliglotti.
Ogni traduttore di West East Translation Services, guidato da una forte passione, ha intrapreso e portato a termine un lungo viaggio alla scoperta di una o più lingue, nonché delle culture ad esse relative, affinché le traduzioni non restino mere trasposizioni di vocaboli, regolate da schemi e regole grammaticali, ma che diventino testi scorrevoli, coerenti con la cultura del paese della lingua d’arrivo, ovvero traduzioni profondamente localizzate.